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Rilievo delle facciate di Palazzo Ducale

Rilievo delle facciate di Palazzo Ducale
pubblicato in Palazzo Ducale. Storia e restauri, Banco Popolare di Verona e Novara, 2004 (pp. 294 – 296, 313)

“[…] E si è iniziato con una campagna di rilevamento fotografico delle superfici con l’impiego di strumentazione professionale […] La fase successiva è stata quella di rilevare gli elementi significativi dal punto di vista architettonico […] con metodo tradizionale mediante eidotipi e misure dirette, per garantire la successiva trasposizione dei dettagli più significativi a scale di presentazione corrette. […] Sono state inoltre redatte singole schede contententi le fotografie ravvicinate, la descrizione dell’immagine e il tipo di retino impiegato per ogni singola famiglia di alterazioni e di materiale.”

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Rilievo della Torre alberaria Napoleonica dell’Arsenale di Venezia

Rilievo della Torre alberaria Napoleonica dell’Arsenale di Venezia
pubblicato in Quaderni trimestrali CVN n.3/4.03 aprile ’04 (pp. 14-15; 68-75)

“[…] E’ questo un bell’esempio di come una corretta interpretazione delle trasformazioni in atto su un manufatto, e delle loro cause prime, sia strettamente e inscindibilmente legata alla storia stessa del manufatto obbligando, così, a una stretta cooperazione tra le varie metodologie di indagine del restauro (stratigrafiche, morfologiche, archivistiche).”

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Zodiac 19

Zodiac 19
Periodico culturale semestrale, Casa editrice ABITARE SEGESTA s.p.a. – Marzo/Novembre 1998

“Il ‘dov’era e com’era’ ha molte giustificazioni; ma se è possibile costruire ‘dov’era’ non credo sia possibile costruire ‘com’era’.
Anche se questo progetto si attiene fedelmente al Bando non può ricreare quel ritratto di famiglia che solo l’architettura del tempo – e un’impronta personale – possono dare.
Ma è anche vero che architetture ricostruite […] hanno già acquistato una storia e costruito un paesaggio. [.. ] L’Architettura è fatta di tante cose , e vi lavorano tante persone; forse il teatro è l’espressione più convincente di tutto questo. L’Architetto è solo il regista di questo insieme.
Per questo abbiamo lavorato alla ricostruzione della Fenice, non per rimediare ad un disastro ma per ricreare un monumento di Venezia.”
Aldo Rossi

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I progetti per la ricostruzione del teatro La Fenice

I progetti per la ricostruzione del teatro La Fenice, Casa editrice MARSILIO, Venezia, 1997

“In relazione dalle indagini, ai rilievi e alle ricerche anche di integrazione, necessarie alle scelte progettuali raggiunte , per il conseguimento e la verifica delle soluzioni spziali, tipologiche,
funzionali, architettoniche e teconologiche, in stretto accordo con i livelli qualitativi prescritti é…*.
L’iter proegttuale […]si è sviluppato con la continua interrelazione tra il restauro , la ristrutturazione e la progettazione, attenendosi fedelmente allo stato di fatto, seguendo punto per punto le tecniche di costruzione originarie , mediando, dopo averle valutate con le attuali tecnologie e materiali, e ben considerando l’importanza di ogni riferimento alle attuali normative di sicurezza che rendono il teatro un luogo contemporaneo.”

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L’appartamento sul Canale

L’appartamento sul Canale
in Case da Abitare, (pp. 52-57), n. 5, autunno 1995, casa editrice Abitare Segesta, MILANO

“[…] La ristrutturazione ha interessato l’intero appartamento: l’idea principale è stata quella di ampliare ilpiù possibile la zona di soggiorno, eliminando completamente le pareti divisorie […] Le grandi travi , che attraversano la casa e sostengono il tetto, sono state imbiancate per far apparire più ampia la superficie dei locali e per esasperare i suggestivi effetti di luce e ombra che si formano con il riverbero del sole sull’acque del canale.”

la case e le cose

Una casa per Mantova

Una casa per Mantova in La Casa e le Cose
Ordine degli Architetti della Provincia di Mantova, Amministrazione Provinciale, Casa del Mantegna, catalogo della mostra dei progetti segnalati (pg.36) – Mantova 1994

“Questo concorso, per il nostro studio, è iniziato con una gita a Mantova in una fredda e piovosa giornata invernale. Visitando il lotto in questione, ci siamo subito resi conto che, data la forma lunga e stretta, la tipologia più adatta a sviluppare la nostra idea era quella della casa a schiera. Infatti la pianta da noi disegnata si “distende” sull’ area con una sucessione di spazi continui e contigui legati da un unico percorso ordinatore: il muro. L’ edificio cresce attorno ad un capo di questo in aderanza alla casa di Giulio Romano […]”
Caterina Nason

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L’Architettura della casa

Ridisegno e critica del progetto di C.R. Mackintosh – Casa per un amante dell’arte in L’Architettura della casa
a cura di A. Cornoldi, Tavola n. 41 (pp. 146-147), Officina Edizioni, 1988, Roma

“Una buona casa è quella in cui si abita bene. La vivibilità è la sua qualità essenziale. E poichè l”abitare domestico riguarda primariamente la vita privata, il valore della casa sta innanzitutto nella sua facoltà di favorire il senso di caldo raccoglimento e di discreta relazione dei propri luoghi ‘interni’ (tanto chiuso che aperti, tanto coperti che scoperti); il suo pregio architettonico sta nella capacità dei propri ambienti di esprimere con la loro forma quel raccoglimento e quella relazione.”
Adriano Cornoldi